Dal blog Under 21
Prodotto dell’efficiente vivaio pescarese, Marco Verratti è uno dei più gettonati nomi nuovi del calcio italiano. Appena diciasettenne ( 11 / 1992 ), il giovane bianco azzurro ha fatto parlare di sè sia per l’esordio nel calcio professionistico quasi da record ( 15 anni ) e per aver messo in luce qualità e potenzialità davvero sopra la media. Minuto fisicamente ( 161 x 57 ), ma nel complesso piuttosto robusto, Verratti è la classica seconda punta / trequartista ( ma anche ala d’attacco ) dotata di notevolissima tecnica. Primo controllo, tocco delicato, rapidità di gamba ed ottimo uso di entrambi i piedi ( calcio preciso e vellutato ) le sue specialità, abbinate ad un carattere ( grande maturità e serietà ) ed una personalità ( deciso e determinato ) che forse ne rappresentano davvero il ” plus ” decisivo per poter sfondare nel grande calcio. Bravissimo a giocare tra le linee ( determinante in questo senso l’accelerazione, la capacità di tenere la zona e la rapidità nel breve ), nonostante l’istinto lo porti a partire da dietro per assecondare l’eccessivo ” amore ” per il pallone, Verratti, per caratteristiche e senso della posizione, predilige un gioco più votato al servizio ( assist, passaggi filtranti ) che alla conclusione ( in zona gol è poco cattivo, soffre eccessivamente il contatto fisico e gli spazi stretti ), dote di sicuro preziosissima, ma forse penalizzante per il calciatore moderno che fa delle capacità realizzative un elemento sempre più decisivo. Tatticamente discreto per l’età, Verratti appare fisiologicamente limitato sia per quanto menzionato poc’anzi, sia, ed in particolare, per il fisico minuto. L’attuale trend calcistico non sembra premiare i brevilinei ( Messi è solo l’eccezione, nonostante i quasi 10 cm in più ) e forse questo limite ne limiterà parzialmente la carriera. Un peccato, perchè la classe e la testa ci sono tutte.
IL MIO COMMENTO
Premesso che l'articolo è del 2010 e quindi ben fatto dato che allora il giocatore giocava in quel ruolo. Mi limito ad "aggiornarlo". Peso ed altezza, fonte sito del Pescara, 165 cm per 60 kg. Un po' meno "nano" è più vicino ad un'altezza normale per un calciatore (ad occhio direi che l' 80- 90% dei giocatori sono compresi entro i 168 e 188 cm). Poi il cambio di ruolo. Come Pirlo, giocatore giustamente a cui viene paragonato, trequartista con pochi gol e mezz'ala con non troppa intensità si è trasformato in "regista" davanti alla difesa, meglio se con due cursori al fianco. Sulla visione di gioco e la capacità di impostare e lanciare i compagni il valore non si discute, anche meglio del Pirlo, almeno di quello giovane, visto che butta via meno palloni e lancia quando veramente si deve lanciare e soprattutto perde molti meno palloni quando viene pressato, grazie a una maggiore reattività. Ovviamente nell'arretramento ne risente la capacità di andare alla conclusione visto che pure sui calci piazzati, per il momento, non è un fenomeno. Rispetto a Pirlo è molto meglio , a dispetto alla statura. Se Pirlo è molto compassato e gioca soprattutto col posizionamento, Verratti è molto rapido e riesce con le sue leve corte a coprire tutta la larghezza del campo, tanto che probabilmente in futuro potrà adattarsi anche a un centrocampo a 4. IN più è tosto nei contrasti, non proprio come Davids, giocatore paragonabile per statura (ma non per caratteristiche tecniche), ma molto meglio di quanto si può pensare pensando a un giocatore di questo tipo. Ovviamente nel gioco aereo non pervenuto, e pure deve migliorare il tiro con tutti e due i piedi. Un grande futuro davanti, soprattutto se saprà migliorare in quello in cui e carente e dimostrando anche una maggiore adattabilità di Pirlo.
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