Sento la litania ormai da diversi anni: con i giovani non si vince, guardate l'Arsenal. A parte che l'Arsenel con Wenger ha vinto eccome, pur con un budget ridotto rispetto ai rivali, è da anni nell'olimpo del calcio inglese e nel roster della Champions oltre che ottenere sempre piazzamenti importanti per il prestigio e per le casse del club (quanto era necessario dissanguarsi per costruire un nuovo, inutile stadio? ma questo è un'altro discorso), anche quest'anno facendo un'ottima stagione (terzo posto dietro le due di Manchester) dopo una partenza disastrosa e le solite cessioni importanti. Una cessione importantissima, quella di Sahin, e una partenza altrettanto disastrosa non hanno invece impedito a un grandissimo Borussia Dortumund di confermarsi campione di Germania e di dimostrare di non essere quindi una meteora stile-Wolfsburg. Scorrendo la formazione si trovano tantissimi giovani, molti prodotti in casa come Goetze, Grosskreutz, Schmelzer, o pescato per poche euro nel campionato tedesco come Subotic, Hummels, Gundogan, Bender o in qualche campionato più esotico e poco battuto dal mercato dei grandi club come quello belga (Perisic) o giapponese (Kagawa) e soprattutto polacco. Una squadra, fatta eccezione di Kehl, Weidenfeller e Barrios , composta da giovani e giovanissimi che sono saliti alle cronache del grande calcio proprio con il Borussia, portando la squadra di Klopp (a mio avviso, oggi, miglior allenatore d'Europa*) alla conquista di questi due titoli. Si pensava a un fuoco di paglia, soprattutto dopo la partenza del "cervello" Sahin ma Klopp ha dimostrato, ancora una volta, che nel calcio il vero "regista" è un allenatore e che non c'è bisogno di giocatori come Sahin per sviluppare un gioco bello, offensivo ed efficace. Ora il Borussia non è solo , a tutti gli effetti, una grande d'Europa, ma un "caso" e un modello di gestione, da cui tutti dovrebbero prendere esempio. Come il Borussia, club comunque blasonato, in Francia è emerso il Montpellier con la stessa ricetta. I giocatori di maggior spicco come Yanga-Mbiwa, Behlanda e Giraud sono prodotti del vivaio (i primi due, giovanissimi) o un giocatore pescato in un campionato minore come il terzo. Un budget nettamente inferiore ai club come Psg, Lione, Marsiglia che però non ha impedito alla squadra di Renè Girard di mettere in fila tutti, grazie proprio alla politica di vivaio e di scouting, anche di giocatori fatti, su mercati "alternativi".
*Signor Guardiola è sicuro che un centravanti di peso, almeno in panchina non possa migliorare il suo organico? Sicuro che non serva proprio mai? E poi è davvero sicuro che il modo di far giocare gente come Adriano , Alves e lo stesso Mascherano sia il miglior per loro e per il rendimento della squadra? Con la difesa tre e il centrocampo a rombo non si perde la spinta da dietro dei laterali, così importante contro atteggiamenti catenacciari come quelli di Chelsea e Real Madrid?
Sono d'accordissimo con il tuo ragionamento,compreso il discorso su Guardiola.Complimenti
RispondiElimina