giovedì 15 gennaio 2004

IL CAVALIERE HA SCARICATO IL CAVALIERE...

Le vicende che negli ultimi tempi sono accadute alla Parmalat hanno forse stupito molti ma non noi. Nella nostra testata facciamo un chiaro riferimento ai bilanci falsi che sono largamente usati dalle società di calcio italiana ( e come questo caso evidenzia anche nelle altre società dei propri padroni) . Ora che uno dei proprietari di una società calcistica di serie A (che aveva tre processi pendenti sull argomento), ha abusato del proprio potere per depenalizzare il reato di falso in bilancio (ma a questo ci penseranno la Corte Costituzionale o in seconda battuta la Corte di Giustizia dell Unione Europea).

E evidente che il Parma non è lunica tra le ex sette sorelle ad avere questi problemi, la Fiorentina è gia andata, la Lazio ci andata vicina, del Milan nessuno parla chissà perchè e persino la virtuosa Juvenutus riesce a rispettare tutti i parametri richiesti per le società per fini di lucro. Già perchè le società di calcio sono diventate società a fini di lucro da qualche anno. C era il miraggio dei guadagni facili delle Pay tv e degli sponsor manibucate. La realtà si è rivelata un altra. Non importa molto ricordare che allepoca furono Galliani e Giraudo a spingere per la trasformazione dei club di calcio in società a fini di lucro. Certo è curioso che proprio uno degli artefici di questo disastro ora, da presidente di Lega, si voglia spacciare come salvatore della baracca.

E altrettanto curioso, come per magia, il cavaliere Calisto Tanzi sia stato dipinto dai media di proprietà di un altro cavaliere come un pericoloso comunista e un feroce rivale politico. Non sembrava quando il cavaliere scherzava davanti alle telecamere con laltro cavaliere chiedendogli in diretta tv di vendergli un forte difensore francese campionie del mondo (cosa prontamente avvenuta, col difensore poi scioccamente girato insieme a un altro giocatore a una società terza in cambio di una superpippa). Daltronde pochi mesi fa ci risulta che tali Filippo Porcari e Roberto Massaro sono transitati dal Parma al Milan mentre i ben più famosi Marco Donadel, Davide Favaro e Stefano Pastrello hanno fatto il percorso inverso a noi sembra più per questioni di "contabiltà creativa" che per questioni tecniche. Uno scambio di favori. Strano per degli acerrimi rivali politici...che fai Silvio...affari con i comunisti? Il "conte" Igor non ti aveva messo in guardia? O era a pranzo col Papa?

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