lunedì 12 gennaio 2004

I FONDAMENTALISTI DELL' EUGENETICA

Certi giornalisti, o aspiranti tali, ricordano certi membri di sette pseudoreligiose nel dogmatismo con cui attaccano o difendono nellepoca del calcio globalizzato questa o quella scuola. Il modus operandi di queste persone (non le citiamo perchè in cerca di pubblicità) è degno della scuola Goebbels: si sceglie il parametro di giudizio più favorelole e si occultano i dati meno adatti a dare un fondamento alle loro crociate, tutto questo per dimostrare la superiorità di una "razza" di giocatoti o allenatori. Facciamo un esempio: se un tale vuole parlare male del calcio olandese, visto che la nazionale arancione ha vinto solamente un Europeo, dirà che il parametro migliore per giudicare il valore calcistico di una scuola è il numero di trofei vinti dalla nazionale. Se prendiamo come riferimento il numero di trofei vinti dalle nazionali si vedrà che lOlanda da quando è diventata una potenza calcistica (cioè dal 1970) ha vinto un solo trofeo internazionale ( l Europeo nel 1988) come la Danimarca ,dice compiaciuto il nostro amico. Come lItalia e più dellInghilterra (la patria dellamato Manchester Utd) e Spagna, ma questo il nostro saccente amico omette, chissà perchè, di dirlo. Sostiene invece che le competizioni per club non sono un parametro valido (pur essendo statisticamente più attendibili visto il maggior numero di edizioni, fino a qualche anno addietro 6 al biennio contro 1 a biennio delle competizioni per nazionali). Asserisce che la presenza di stranieri falsifica il giudizio. Peccato che le vittorie del Feyenoord, dell Ajax e del PSV sono figlie di un autarchia quasi totale a differenza dei team inglesi infarciti di irlandesi, gallesi e scozzesi e magari anche qualche portiere dello Zimbawe. Nell ultimo Ajax Campione dEuropa nella formazione base gli unici elementi di nazionalità non olandese erano Litmanen e Finidi George, non proprio Pelè e Garrincha. Il fatto che questi successi siano stati conseguiti seguendo la politica dellautarchia (e dellausterity) dovrebbe essere giudicato come un handicap e dovrebbe favorire un giudizio ancora più positivo nei confronti di questo paese, invece viene usato da qualcuno per omettere di ricordare che la squadra inglese più titolata a livello europeo, il Liverpool ha vinto lo stesso numero di Coppe Campioni dellAjax (lamato Manchester solo la metà), lo stesso numero dell pragmatico e realista Bayern mentre il Feyenoord e il PSV hanno vinto più Coppe Campioni di Arsenal, Chelsea, Bayer Leverkusen, Kaiserslautern e altre squadre con cui il nostro amico ama lavarsi la bocca. E anche se guarda agli ultimi 10 anni vedrà che il presuntuoso e mediocre Van Gaal ha vinto come e più del maestro Sir Alex Ferguson. I fatti smentiscono chi sostiene che il calcio olandese sia solo bello e non vincente, solo possesso palla e niente gol, solo narcisismo e niente sostanza. Dovrebbe chiedersi invece come mai paragona la piccola Olanda a potenze (calciastiche e non) come Germania, Francia, Italia, Inghilterra o Spagna e non a paesi demograficamente ed economicamente dello stesso calibro del paese dei tulipani come Belgio, Danimarca, Svezia e la "pragmatica" Austria (che chissà come mai non ha ottenuto quei risultati straordinari che ci si sarebbe aspettato da un paese che scimmiotta la formula magica dei concreti teutonici). Come mai l Olanda a differenza di questi paesi "gemelli" riesce a competere con le più grandi potenze calcistiche? Ci pare di capire che il merito di tutto sia dei campioni che nascono in quel paese, evidentemente crede che i campioni crescono sotto i tulipani come i bambini sotto i cavoli. Come mai proprio in Olanda nascono questi fenomeni e non nel vicino Belgio? Non sarà forse che è un certo modo di gestire i ragazzini dei vivai, seguirli e allenarli nel migliorare sotto i tre aspetti fondamentali (tecnica, tattica e preparazione atletica) a fare dei ragazzi nati in Olanda migliori di quelli belgi? Non sono forse i presuntuosi allenatori olandesi a preparare nell ombra i futuri Van Basten e Cruijff e a renderli migliori di Nilis e Scifo?

Ma il nostro amico prende ad esempio i giorni nostri, e la travagliata esperienza di Rijkaard sulla panchina del Barcellona. Secondo lui è colpa del giovane tecnico olandese il fatto che il Barcellona in questo momento non sarebbe qualificato per la Champions League dellanno prossimo. Noi crediamo che non sia tutta colpa sua e che il Barca meriterebbe un analisi più approfondita che, prometto, faremo presto. Per ora vi basti sapere che a nostro avviso Frankie sta commettendo come giusto che sia degli errori, cosa naturale quando si fanno degli esperimenti che sono inevitabili quando devi testare dei giocatori che non conosci al meglio e che spesso devono trovare ancora una propria collocazione ideale (vedi anche un campione assoluto come Puyol). Crediamo che il giovane Frank meriti un po di fiducia , non dico quella che il Manchester Utd ha avuto con Sir Alex (davvero di Giobbe ,prima del primo trofeo) ma almeno far finire la stagione. Che può essere ancora positiva. Il nostro amico cita la prestazione della nazionale olandese a Euro 2000 quando era allenata proprio da Frank. Sentenzia che "normalmente" si vince in 11 contro 10 (ma altrettanto "normalmente" si pareggia dicono le statistiche), ovviamente lascia intendere che lOlanda perse quella partita come in realtà non fu. Ma sapete lui ha le sue convinzioni, come quella che gli allenatori tedeschi siano i migliori (anche qui si odono echi goebbelsiani). Non sappiamo quali siano i motivi di queste convinzioni ma vogliamo solo ricordare che il grande Bayern per tornare a vincere ha chiamato quello che allepoca era uno scarto del calcio italiano (odiatissimo dal nostro amico): Giovannino Trapattoni ( che come tutti sanno è nato e cresciuto in Westfalia...).

Non contento il delirio mistico del nostro amico termina citando una partita del campionato italiano (orrore per lui). La risicata vittoria del Bologna sul Lecce sarebbe per lui la prova inconfutabile della superiorità di Carletto Mazzone (da noi stimatissimo) su Delio Rossi. Un giornalista serio non dovrebbe mai dare dei giudizi in base a una sola partita (in cui il Lecce si presentava con un organico risicatissimo a causa soprattutto ma non solo del mercato). Ma il nostro amico, se mai giornalista diventerà, dubito dimostrerà mai quella serenità nel giudizio che è una dote essenziale per un buon giornalista. Il tempo darà ragione al bravo Delio Rossi che quest anno sta davvero facendo un ottimo lavoro con una rosa decisamente incompleta soprattutto a centrocampo. Delio è un allenatore all olandese, uno che il calcio lo insegna invece di tirare calci ai propri giocatori. Se il Lecce è ancora a galla è merito anche suo, bravo come pochi a tirare fuori il meglio da talenti importanti ma spesso un po acerbi (come chi ieri sera avrebbe dovuto buttarla dentro). Il tempo darà a torto a chi si mette sul piedistallo e lancia sentenze di condanna per prevenzione. Sarà punito proprio da quella stessa presunzione per cui accusa gli allenatori olandesi. Per ora al nostro amico non rimane altro che riflettere sulla sciocchezza dei suoi amatemi o, come preferirà sicuramente fare, correr dietro telematicamente a chi, dice lui sempre senza motivare le sue sentenze, è il miglior giornalista italiano. Auguri, amico. Che il santo protettore dei portaborse o, se preferisci, il dio della tua setta ti assista.

2 commenti:

  1. il calcio olandese è qualcosa più di un gioco è quasi un'idea di sistema sociale.nessuno ha mai elaborato un tipo di gioco come il calcio totale e penso crujff sia stato uno dei migliori giocatori al mondo di sempre;su Rijkaard concordo con tomas però perchè mi sembra un filo-sacchiano che predilige chissà quali moduli ai giocatori tecnici altrimenti non capisco come possa lasciare fuori giocatori come quaresma,overmars e altri.

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  2. questa è la prima vera esperienza di rijkaard su una panchinca di club, lasciamo che abbia il tempo di venire a capo e che la dirigenza integri la rosa come deve essere integrata, poi giudicheremo rijkaard, overmars e quaresma sono giocatori che non meritano di stare in panchina , ma converrai con me che Ronaldinho, Iniesta, Kluivert, Saviola, Overmars, Quaresma, Luis Enrique ,Xavi, Gerard, Luis Garcia e Sergio Garcia non possono giocare tutti insieme, secondo me con la difesa attuale non ancora completa possono giocare bene insieme solo 4 ,al massimo 5 di questi contemporaneamente, qualcuno deve stare fuori.

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