sabato 21 gennaio 2012

Joël Job MATIP

 


Destro naturale, longilineo asciutto (193 cm per 89 kg di peso), è un difensore centrale e centrocampista centrale camerunense nato a Bochum (Germania) nel 1991 e in forza allo Schalke 04. Giocatore estremamente dotato sul piano fisico, fa della rapidità e della reattività la sua arma migliore a dispetto di un fisico imponente ma asciutto. Pochi giocatori danno , come lui, l'impressione di poter arrivare dovunque e recuperare qualsiasi pallone. In un certo senso, quando è schierato a centrocampo in fase difensiva "fa reparto da solo" come solo il miglior Desailly ci aveva fatto vedere, capace com'è di coprire con soprendete facilità tutta la larghezza del campo, dimostrando oltre a una certa velocità anche doti di fondo notevolissime. Ad aumentare questa sensazione impressione, ovviamente contribuisce un gran senso della posizione che abbinato alle capacità fisiche, ai riflessi, agilità ed ad un ottimo tempismo ne fanno uno dei migliori rubapalloni in circolazione. A questo aggiungiamo una buona capacità di impostazione, un piede preciso, una lucidità nel traffico, la capacità rapidità di pensiero prima di tutto e pure una discreta capacità nel palleggio, anche portando palla in corsa in percussione. Scontato il suo dominio sulle palle alte, è efficace soprattutto a gioco fermo, mentre potrebbe migliorare nel senso degli inserimenti senza palla anche se, pure quando viene schierato a centrocampo, il ruolo di schermo difensivo raramente gli concede licenze offensive. Quando schierato difensore perde secondo noi un po' di efficacia, dovendo un po' limitare la sua irruenza e l'anticipo ma rimanendo sempre un giocatore pulito e molto poco falloso (due cartellini nella stagione in corso, uno in quella precedente). Giovanissimo, può migliorare in molti aspetti ma già adesso è da grandissima squadra (e in fin dei conti è titolare di una squadra che ambisce a vincere la Bundesliga). Sulla scia grandi (e grossi) centrocampisti "coloured" moderni come Cerezo, Rijkaard, Desailly, Viera, Yaya Tourè, è almeno al livello degli omologhi  Song, Capouè e Fer.

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